Elettroforesi delle proteine (Protidogramma) nel siero e immunofissazione

Il protidogramma è utile per identificare la presenza di proteine normali e per determinare se un gruppo di proteine sia presente in quantità minore, o maggiore rispetto alla norma nel siero.

Il protidogramma consiste in un tracciato che rappresenta graficamente, attraverso picchi e curve, le singole frazioni delle proteine presenti nel liquido in esame.

Serve per accertare (diagnosticare) o seguire nel tempo (monitorare) malattie che hanno tra le loro manifestazioni la produzione o l’assenza anomala di proteine, come avviene, ad esempio, nelle malattie a carico del fegato e dei reni, nei casi di infezioni o infiammazioni, nelle malattie autoimmuni e, nei casi più gravi, quando si sospetta un mieloma multiplo o la sclerosi multipla.

Una volta accertata (diagnosticata) la malattia, il protidogramma può essere eseguito a intervalli regolari per seguirne l’evoluzione nel tempo e verificare l’efficacia delle cure.

Le immunoglobuline sono molecole formate da 4 unità: due catene pesanti e due catene leggere. Le catene leggere sono di due tipi Kappa e lambda.

L’immunofissazione, è un metodo usato per identificare quale classe di immunoglobuline (IgA, IgG, IgM, ) e il tipo di catena kappa e lambda, caratterizzano le bande anomale evidenziate dall’elettroforesi .Viene richiesto quale test di approfondimento quando l’elettroforesi proteica evidenzia gammapatie (cioè aumento di immunoglobuline) che si verificano in caso di mieloma multiplo, linfoma, morbo di Waldestrom e crioglobulinemia.

COME SI SVOLGE

Eseguiamo questo esame su prelievo del sangue. E’ necessario il digiuno.